skip to Main Content
Monte Vettore E Lago Di Pilato

Monte Vettore variante Lago di Pilato da Forca Presta

Monte Vettore

Oggi vi proponiamo un classico dei Monti Sibillini, l’ascesa della vetta più alta di questo gruppo montuoso e della regione Marche. Il Monte Vettore(2476 m) e la variante del Lago di Pilato. Ci troviamo al confine tra Marche e Umbria nei Piani di Castelluccio, il secondo altipiano più grande dell’Appennino, dopo quello di Campo Imperatore.

Le prime luci sul Monte Vettore
Le prime luci sul Monte Vettore

 

Accediamo ai piani di Castelluccio dal valico di Forca Presta (1534 m), dove lasciamo la macchina e iniziamo il nostro trekking per arrivare in cima al Vettore. L’imbocco del percorso è ben visibile, il percorso è sempre scoperto dalla vegetazione arborea, molto brullo con la presenza di ghiaione sul sentiero. Il primo tratto si affaccia sui Piani di Castelluccio, famosissimi per la fioritura di Castelluccio di Norcia che va da maggio ai primi di Luglio.

Piani di Castelluccio
Piani di Castelluccio

 

Il momento più propizio per vederla è fine Giugno, inizio Luglio. Lo scenario che vediamo noi è completamente immerso nelle nubi basse che avvolgono tutto il piano creando uno spettacolo molto affascinante. Una volta arrivati alla Croce Zilioli procediamo molto velocemente fino a raggiungere il primo rilievo

Ascesa Monte Vettore
Ascesa Monte Vettore

 

dell’itinerario, il Monte Vettoretto(2052 m). Dal Vettoretto il sentiero si fa molto più ripido fino a raggiungere il Rifugio Tito Zilioli(2250 m) nella Sella delle Claule, dove ci rendiamo conto della bellezza di questo posto, nel mezzo dell’anfiteatro roccioso tra la Cima del Redentoree il Monte Vettore. Da questo rifugio è possibile prendere vari percorsi. Per raggiungere la cima del Vettore bisogna tenersi alla destra del rifugio, percorrere una piccola cresta e cominciare la salita che ci porta sulla sommità della montagna. Una volta arrivati sulla vetta estrema dei Monti Sibillini, il paesaggio è ampissimo. Inizia con il Mare Adriatico, sale dolcemente con I Monti Gemelli e i Monti della Laga, il Massiccio del Gran Sasso, il Sirente-Velino, e il Terminillo.

Dalla Cima del Monte Vettore
Dalla Cima del Monte Vettore

 

Nel 2012, Monte Vettore, sei stata la mia prima vetta sopra i 2000 m… Oggi mi ricordo, guardando le tue bellissime nude rocce, dello stesso stupore con il quale ti mirai tanti anni fa…

 

Laghi di Pilato

Scendiamo per la stessa strada dell’andata e torniamo in prossimità del Rifugio Zilioli, sulla destra c’è una scarpata erbosa senza la presenza di un sentiero picchettato. Prendiamo la strada scendendo sul prato fino ad arrivare ad un percorso visibile anche dall’alto (sempre non tracciato).

Sentiero per il Lago di Pilato
Sentiero per il Lago di Pilato

 

Questo cammino porta al Lago di Pilato. Fino alla Vetta del Vettore il percorso è sempre visibile e, a parte qualche salita più ripida, non presenta notevoli difficoltà (ovvio è che bisogna essere abbastanza allenati). Per il Lago di Pilato invece il percorso, anche se breve, è abbastanza impegnativo e presenta dei punti alquanto esposti ai quali bisogna prestare molta attenzione, ma ne vale davvero la pena. Entrati all’interno delle montagne è possibile mirare il cosiddetto circo glaciale.

Lago di Pilato
Lago di Pilato

 

Immaginatevi una valle con due occhi che sono gli specchi di acqua del Lago di Pilato, circondata da alcune delle vette dei Monti Sibillini: Il Monte Vettore, la Cima del Redentore(2449 m), la Cima del Lago(2422 m) e Pizzo del Diavolo(2410 m). Scendiamo fino alla sponde del lago (1941 m) prestando sempre la massima attenzione nell’avvicinarsi all’acqua. Bisogna mantenere una distanza di sicurezza, in quanto queste acque montane sono abitate da una creatura unica al mondo presente solo e soltanto nel Lago di Pilato: il Chirocefalo del Marchesoni, un crostaceo di colore rosso che ha una dimensione di circa 10 mm.

Lago di Pilato (occhi)
Lago di Pilato (occhi)

 

Dopo una meritata sosta a contemplare queste “acque sacre”, risaliamo le montagne per tornare nuovamente al Rifugio Zilioli e attraverso il percorso dell’andata riscendiamo fino a Forca di Presta ammirando la lontano la fioritura di Castelluccio.

Per percorrere l’intero itinerario, compresa la variante Lago di Pilato, abbiamo impiegato 5:30 non contando le soste. Comunque noi siamo dei camminatori “comodi”. Il percorso è medio impegnativo soprattutto il tratto del Lago di Pilato. Il dislivello totale è di 1250 m. Consigliamo una buona preparazione fisica.

 

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top
×Close search
Cerca

Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza di navigazione possibile. Accettando i cookie ne confermi l'utilizzo su questo sito web.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

Per utilizzare questo sito web usiamo i seguenti cookie tecnici necessari: %s.
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi