Monte Sirente dallo Chalet del Sirente
Nell’Appennino abruzzese, si erge il Gruppo del Sirente, una breve catena montuosa che fa parte del Massiccio Sirente-Velino. La cima più alta del Gruppo del Sirente è l’omonimoMonte Sirente (2348 m). Il trekking per arrivare su questa vetta è stupendo, immersi in uno dei parchi più belli dell’Italia centrale, il Parco naturale regionale Sirente-Velino.
Parcheggiamo la macchina in Prossimità del Chalet del Sirente (1200 m), a destra dello chalet inizia il sentiero 15 che attraversa una faggeta. Ai vari bivi nel bosco continuiamo sempre a percorrere il sentiero 15 fino ad arrivare in prossimità di un’indicazione su un albero con scritto Maiori, la ignoriamo e proseguiamo dritti fino alla fine della faggeta. Usciti dal bosco (1800), si ergono le formazioni rocciose dei monti. Sembra di stare sulle dolomiti.
Continuiamo il sentiero che piega a destra delle montagne e cominciamo a risalire una ripida mulattiera che si fa largo tra rocce e canaloni. Lo scenario che si può mirare sul Massiccio del Gran Sassolascia tutti meravigliati. Il Gran Sasso si estende orizzontalmente e si possono mirare alcune delle sue più importanti cime: Monte Camicia, Monte Prena, Corno Grande, Monte Corvo, Pizzo Cefalone.
Risaliamo la stupenda Valle Lupara fino ad arrivare sulla cresta. Dalla cresta il panorama si apre sui monti circostanti. Ci teniamo sulla destra percorrendo il filo di cresta e superiamo la testata del Canale Maiori o Valle Inserrata, un canalone molto apprezzato per lo sci-alpinismo. Continuiamo l’ascesa e raggiungiamo ampi pascoli con la presenza di cavalli e finalmente, dopo 3,5 ore di cammino e 1200 m di dislivello, raggiungiamo la croce della parte sommitale del Monte Sirente.
La veduta che ci offre il Monte Sirente è emozionante: dapprima s’infrange contro il Massiccio del Gran Sasso, risale per andare sul vicino e roccioso Monte Velino. Continua, mirando vari gruppi montuosi dell’Appennino, i Monti Cantari, i Monti Simbruini e i Monti Marsicani. Infine si posa sul Massiccio della Majella.
Il Monte Sirente, con le sue formazioni rocciose e i suoi impervi canali che scendono a valle è il cuore dell’Abruzzo, sembra che i restanti monti si elevino intorno ad esso e al suo fratello maggiore Monte Velino per offrirvi riparo. Ovunque ci si possa voltare con lo sguardo è motivo d’attrazione e stupore. Per un momento troviamo ristoro anche noi, sospesi sulla cima del Sirente, protetti da quell’anello di montagne che ci abbracciano, riscaldati da quel debole sole di Novembre. Soltanto l’irruenza del vento riporta i nostri sguardi su quella croce che si eleva a più di 2000 m, e decidiamo di lasciare la vetta, portandone con noi per sempre il ricordo di quegli stupendi orizzonti di roccia.
Ripercorriamo lo stesso tragitto dell’andata, fino a raggiungere nuovamente la faggeta e in seguito lo chalet. Un itinerario che non presenta grandi difficoltà tecniche, comunque sono sempre 6 ore di cammino tra andata e ritorno e 1200 m di dislivello. Con un po’ di allenamento e di buona volontà si può fare tranquillamente e ci si può immergere in questo spettacolo che è il Gruppo del Sirente.