Rocca Di Papa
La regina dei Castelli Romani, Rocca Di Papa (680 m). Ci troviamo a pochi passi da Roma, in una zona con un elevato valore naturalistico. Rocca Di Papa ospita la sede del Parco regionale dei Castelli Romani. Il paese ha una posizione centrale, incastonata tra i monti che costituivano l’anello interno dell’antico Vulcano Laziale. Il suo antico borgo si sviluppa sulle pendici di Monte Cavo (950 m). Invece la località Campi d’Annibale, un pianoro compreso tra i monti (la parte più alta del paese), costituiva il cratere principale del Vulcano Laziale.
Rocca Di Papa è il luogo dove sono cresciuto, i suoi vicoli e stradine mi ricordano l’infanzia. I miei nonni vivevano nel centro storico del paese, un centro storico che odorava di fumo di camino. Colorato da artigiani, norcini e bettole. Ricco di scene di vita quotidiana. Decido di partire da Piazza della Repubblica o Piazza Margherita, la piazza principale del paese e addentrarmi nel vecchio borgo per poi arrivare fin sopra l’antica Fortezza Pontificia (753 m). Comincio a risalire il Corso della Costituente, fino ad arrivare alla Fontana Monumentale.
Poco sopra la fontana c’è la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in cielo. La chiesa principale del paese nella quale mi hanno battezzato e cresimato. I suoi interni barocchi mi sono sempre piaciuti, ha il classico odore di un luogo di culto con le candele accese. Continuo a risalire il corso fino ad arrivare a Piazza Garibaldi o più comunemente conosciuta come Piazza dell’Erba. Gli è stato attribuito questo nome poiché in questa piazza era svolto il mercato contadino del paese. Attraverso la piazza prendo Via Antonio Gramsci, fino ad Arrivare davanti la norcineria di Testa (una delle poche attività sopravvissute nel centro storico).
Svolto a sinistra e risalgo il paese attraverso i suoi vicoli che ormai sembrano abbandonati. In questi vecchi luoghi sembra non abitarci più nessuno. Sembra che le persone siano fuggite da queste case arroccate. Quante saracinesche dei negozi chiuse durante questo percorso nel centro storico. Mi tornano alle mente dei ricordi legati all’infanzia, quando questi vicoli erano presi d’assalto dai bambini che giocavano a pallone e nascondino e le anziane signore erano le proprietarie del paese, nulla fuggiva ai loro occhi. Mi ricordo la Domenica, la bellissima Domenica passata in un villaggio, la messa, il pranzo dai nonni, l’odore di bucato e i vetri delle finestre appannati. Al calar della sera dietro a tutte quelle finestre c’era una luce accesa. Oggi al posto delle luci, ci sono delle persiane chiuse e tantissimi cartelli con la scritta “vendesi” attaccati alle porte.
Attraverso quelle strette stradine e quei luoghi d’infanzia, cammino fino ad arrivare a Piazza XX Settembre o Piazza Vecchia, nel cuore del Quartiere Bavarese. La presenza della Fontana Antica abbellisce la piazza. Continuo l’ascesa fino ad arrivare in una piazza con uno dei belvederi più belli di tutta Rocca Di Papa, quella della Chiesa del Santissimo Crocifisso. Un’antica chiesa in stile rinascimentale.
Mi avvicino sempre di più all’antica fortezza e dopo qualche altra salita, non posso non menzionare la Casa di Mary. Storie di fantasmi aleggiano su quest’abitazione. La leggenda narra che il fantasma di una bambina di nome Mary dimori in questo edificio. I passanti e i vicini di casa possono ancora udire i suoni della bambina che gioca lanciando la sua palla contro le mura. Durante la mia infanzia, con i miei amici eravamo soliti andare ad avventurarci nei pressi della Casa di Mary. Ad oggi questa casa è diventata un B&B chiamato Villa dei Fantasmi.
Sono proprio sotto la Fortezza del paese, vicinissimo all’osservatorio astronomico. Arrivo fino alla piazza principale dei Campi d’Annibale e prendo la strada in salita comunale che porta fino alla Fortezza del paese. Non sempre il cancello per accedervi è aperto.
L’antica Fortezza è sicuramente il mio posto preferito di tutta Rocca di Papa, lo è sempre stato fin da bambino. Dalla Fortezza Pontificia non posso che rimanere meravigliato da tanta infinita bellezza. I paesaggi che si possono scorgere da questa altura spaziano dai monti al mare. L’ora del tramonto è il momento migliore per godere di tanta bellezza. Ai piedi dei Castelli Romani, si estende tutta la città di Roma con le sue migliaia di luci.
Il Monte Cavo si erge davanti a me, lo specchio d’acqua del Lago Albano riflette le luci dell’imbrunire e sull’orizzonte il Mar Tirreno offre riparo al sole che lentamente si adagia su di esso.