Monte Greco dal Lago di Barrea
Immersi nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, partiamo alla scoperta del Monte Greco (2283 m) la cima più alta del gruppo montuoso dei Monti Marsicani.
Parcheggiamo al Lago di Barrea, in prossimità di un’area sosta camper. All’imbocco del sentiero c’è un cancello che bisogna richiudere per impedire ai bovini al pascolo di andare per strada. Cominciamo a salire sul Sentiero J8, in seguito prendiamo il Sentiero J5. Dietro di noi delle bellissime vedute sul lago. Percorriamo un tratturo e superiamo la Fonte delle Canarelle (1230 m).
Le vacche ci accompagnano fino ai limiti della macchia. Ci addentriamo nei bellissimi boschi di faggi che risalgono queste montagne. Usciti dalla copertura arborea, attraversiamo una traccia di sentiero che taglia i pendii del monte, fino a condurci all’imbocco di un canale. I segni non sono sempre evidenti lungo tutto il cammino.
Superato il canale, un bellissimo vallone si apre davanti ai nostri occhi, finalmente possiamo mirare la vetta del Monte Greco. Continuiamo a camminare fino ad intercettare la linea di cresta e dopo un’ultima salita, raggiungiamo la croce di quest’altura.
Lungo il cammino, il bramito dei cervi riecheggiava tra queste montagne. Dai boschi alle valli, quel simil ruggito suonava, impetuoso, tra le rocce. Animali nobili i cervi, con i loro palchi, che crescono come rami d’alberi di anno in anno. Li perdono come foglie in inverno e nella primavera ricrescono più forti, coperti di un candito velluto. Questa danza, ballata di stagione in stagione, per celebrare l’amore. E d’amore il suono, scandito da cicli infiniti, che su queste alture possiamo udire, al di là, dell’infinito tempo.
Dalla sommità del Monte Greco, spaziamo a lungo con lo sguardo su scenari carsici d’immane bellezza. Decidiamo di riscendere dal versante opposto di salita, lungo il Sentiero J6.Dalla sella del Monte Greco intercettiamo un canale che scende tra le pietraie. Caliamo fino a giungere sull’evidente sentiero che costeggia, le pareti rocciose, del Monte Chiarano. Qualche altra pietraia ci accompagna prima di entrare nel bosco, davanti a noi vediamo nuovamente il Lago di Barrea.
Senza possibilità di errore camminiamo tra gli alberi fino a ricongiungerci con il sentiero J8, percorso all’andata. Gli scenari che possiamo mirare sul Lago di Barrea nella strada del ritorno sono qualcosa di unico.