Direttissima Corno Grande Invernale
Finalmente arriva l’invernale sulla Direttissima del Corno Grande, una via alpinistica di media difficoltà che ci permette di arrivare sulla Vetta Occidentale del Corno Grande (2912 m). La cima più alta degli Appennini.
Parcheggiamo la macchina ad Assergi e prendiamo la funivia alle 08.00 (la prima corsa) che ci porta fino a Campo Imperatore (2130 m). Zaino in spalla e percorriamo subito la salita fino al Rifugio Duca degli Abruzzi.
Ci mettiamo i ramponi ai piedi e cominciamo a camminare sulla bellissima e panoramica linea di cresta. I paesaggi sono tra i più belli che si possano immaginare. Spaziano da Pizzo Cefalone (2533 m), Monte Corvo (2623 m), Pizzo D’Intermesoli (2635 m) e il nostro obiettivo, il Corno Grande…
Superato Picco Confalonieri (2422 m) dopo una serie di sali e scendi arriviamo alla Sella del Monte Aquila (2335 m).
Il Corno Grande e le linee dei suoi canali appaiono sempre più definite, continuiamo l’avvicinamento, la Direttissima è proprio davanti a noi.
Ci portiamo fino al Sassone (2610 m), tiriamo fuori le piccozze e ci teniamo sulla sinistra fino ad imboccare il primo canale. Le pendenze inizialmente sono sostenute (circa 40°), per poi aumentare in prossimità di una bellissima strettoia tra le rocce (circa 50°).
Usciamo dal canale e intercettiamo la cresta, giriamo a destra ed eccoci sul tetto degli Appennini, i paesaggi si aprono alla nostra vista.
Raggiungere questa vetta, passando per canali verticali d’invernale bellezza, distoglie il pensiero mio da qualsiasi dialogo interno. Non c’è altro che questa bianca ascesa e quel tintinnio, di frammenti di neve, di ghiaccio che ora s’infrangono e rompono sul mio caschetto, riportandomi per qualche debole istante dal sogno alla realtà. Ed ora, che raggiungo le sommitali creste, gli immensi scenari divengono infiniti, il mondo prima verticale ora è nuovamente orizzontale e limpide le immagini rischiarono gli sfondi.
Lasciamo la cima del Corno Grande e ci rimettiamo in cammino. Invece di percorrere la Direttissima scendiamo per il Canale Bissolati con delle pendenze maggiormente contenute (circa 40°).
Una volta usciti dal Canale Bissolati rifacciamo il cammino percorso all’andata tornando a Campo Imperatore.
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