La Caprivi Strip
Partiamo alla volta della Namibia. Dallo Zambia ci spostiamo per entrare nella Caprivi Strip o Dito di Caprivi. Una striscia di terra, voluta dalla Germania, che collega la Namibia al fiume Zambesi.
Il primo giorno di viaggio, lungo la Caprivi Strip, ci stabiliamo sulle rive del Fiume Cuando. Un’affluente del Fiume Zambesi. Prendiamo una barchetta, prima dell’ora del tramonto, e andiamo a farci un giro per scoprirne le rive. Avvistiamo un bel gruppo di ippopotami.
Ed ecco il tramonto sul Cuando.
Rosse sfumature vanno perdendosi dietro sagome di alberi. Tutto appare così nitido sembra quasi che gli orizzonti sorridano al calar della sera.
I ruggiti degli ippopotami mi accompagnano per tutta la notte, una dolce ninna nanna.
Al mattino ci rimettiamo in marcia, ci fermiamo a far visita ad un villaggio di aborigeni. Donne, uomini, tamburi, musica e canti ad accoglierci. Sembra che le persone si muovano ascoltando la musica di quest’Africa.
Arriviamo allo Ngepi Camp, sulle rive del Fiume Okavango, ci sistemiamo e prepariamo per andare a fare il primo Safari di questo viaggio nel Bwabwata-National Park. Abbiamo la fortuna di mirare Elefanti, giraffe, ippopotami, zebre e antilopi.
Anche nello Ngepi Camp il mio sonno è accompagnato dal suono degli ippopotami. Al mattino mi godo una delle albe più belle di sempre, dalle sponde del Fiume Okavango.
Sembra che le albe siano più silenziose sulle rive dell’Okavango. Il sole, prima di prendere calore, necessita del suo spazio. Le ore, i giorni e lo scorrere del tempo par che si muovano con un altro ritmo.
Partiamo alla volta di Rundu risalendo il Fiume Okavango. Ci sistemiamo nello Nkwazi Lodge al confine con l’Angola.
Dall’altro lato del fiume le popolazioni dell’Okavango pescano, immersi nell’acqua, nelle ore più calde della giornata. Non temono il caldo del sole. Nel frattempo, seduto e riparato dall’ombra, ne miro le movenze. Quanto è diverso il loro mondo dal mio e a separarci, soltanto, lo scorrere di un corso d’acqua.
Nel tardo pomeriggio incontriamo ed entriamo in contatto con queste popolazioni di là dal fiume. Dalla Namibia ci spostiamo in Angola. Ragazzi e ragazze si fanno il bagno separatamente sul fiume.
Navigando, sul Fiume Okavango, tocchiamo le sponde dell’Angola. Ad attenderci un gruppo di ragazze di qualche, sperduto, villaggio. Entro nel loro mondo e giochiamo con lo scattare della fotografia. La più piccola del gruppo mi regala splendidi sorrisi, seguiti da una giovane timidezza. Le chiedo una foto, soltanto noi due. In punta di piedi si avvicina e mi dona un piccolo abbraccio. Le sue amiche ridono e mi pizzicano mentre non le vedo. È bello pensare che, per qualche attimo, possa esser stato una sorta di principe dagli occhi azzurri. E magari nei loro racconti, lungo lo scorrere del Fiume Okavango, pensino a me come nelle favole.
Quegli sguardi, di quelle ragazze, ci hanno colpito nel profondo. Ci concediamo un ultimo tramonto nella Caprivi Strip. Domani partiremo alla volta dell’Etosha National Park, uno dei parchi più importanti di tutta l’Africa.
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