Altopiani boliviani e lagune
Attraversato il Salar de Uyuni, continuiamo il nostro cammino alla scoperta degli Altopiani Boliviani. Viaggiamo tra deserti ad alta quota, vulcani, montagne e lagune colorate. Mandrie di Lama e Vigogna sono solite pascolare tra queste aride alture.
Il primo specchio d’acqua che andiamo a visitare è la bellissima Laguna Turquin (4261 m), a riva le acque sono ancora legate dal gelo della notte. Il Cerro Caquella (5944 m) disegna i confini di quest’immenso quadro.
Proseguiamo verso sud, miriadi di fenicotteri rosa (Fenicottero di James) danzano sulle acque della Laguna Chulluncani (4447 m). Gli sfondi sono delineati dalla Montagna Chulluncani (5476 m).
Gli stessi interminabili scenari si ripresentano nella Laguna Cachi (4494 m) con il Cerro Cachi Laguna (5368 m). E la Laguna Kara (4525 m).
La prossima tappa, all’interno del Deserto di Siloli considerato uno dei deserti più aridi del mondo, è l’Arbol de Piedra (4578 m). Una formazione rocciosa modellata dai venti nel corso delle ere.
Adesso ci addentriamo nel vivo della Riserva nazionale di fauna andina Eduardo Avaroa per andare a scoprire la famosa Laguna Colorada (4278 m). Anche detta Laguna Rossa data la colorazione delle sue acque. Fa parte delle quattro Lagunas de Colores.
Andiamo a dormire in una “struttura basica” in un piccolo villaggio dove, il nulla ci accompagna per tutta la notte.
Ci svegliamo prestissimo, il rischiarar del crepuscolo ci accompagna fino ad arrivare al Sol de Mañana (4852 m), un’area con un’intensa attività vulcanica. I Geyser sprigionano colonne di vapore ardente. Attendiamo la venuta del sole.
Un’alba così fredda in un posto così caldo. Contrasti di luci e fumi tra le alture andine segnano il confine tra gelo e calore. Sono circondato da crateri vulcanici che vivacemente bollono. Dalla terra si levano soffi di acqua simili a nuvole, nubi di vapori che abbracciano le prime luci del sole. Sembra quasi che quei raggi vengano intrappolati da una pesante coltre, che si libera alta negli sprazzi blu cobalto del cielo.
Dopo una veduta del genere ci andiamo ad immergere nelle vicine Termas de Polques, per favorire il completo disgelo dell’animo…
Siamo quasi ai confini meridionali con il Cile e ci appare un onirico deserto incastonato tra i vulcani, il Deserto di Salvator Dalì (4750 m). La magia delle Ande, bellissimi deserti a quasi 5000 m di altezza.
Il Monte Licancabur (5916 M) segna l’estremo confine tra Cile e Bolivia, ai suoi piedi la Laguna Verde e la Laguna Bianca (due bacini delle Lagunas de Colores) contornano dolcemente questi immensi scenari.
Sono le ultime tappe del nostro viaggio dispersi tra gli altopiani boliviani.
Leggi anche: https://www.viaggiareconilcuore.it/salar-de-uyuni/