Cammino di Oropa della Serra
Il Cammino di Oropa della Serra è un percorso che collega Santhià (189 m) al Santuario di Oropa (1159 m). Arriviamo in treno alla stazione di Santhià nel tardo pomeriggio.
Usciti dalla stazione, la segnaletica del cammino è subito visibile e la seguiamo fino ad arrivare all’Ostello Amici della Via Francigena Città di Santhià per ritirare le nostre Credenziali del Cammino.
Le credenziali le avevamo prenotate mandando una mail a info@santhiasullaviafrancigena.it comunicando l’orario di arrivo.
Il nostro cammino presenta delle piccole personalizzazioni rispetto al tracciato ufficiale!
Ci rilassiamo a Santhià per la notte e l’indomani siamo pronti a partire per la nostra prima tappa da Santhià al Lago di Viverone (20,30 km).
La luna piena è luminosissima, usciamo dal paese e percorriamo lunghe sterrate nei campi coltivati. L’atmosfera si riscalda e ci godiamo la prima alba di questo cammino.
Rossa di papaveri m’appare quest’alba nelle campagne di grano. Sono giovani e verdi i giunchi di frumento bagnati dalla rugiada mattutina. Il sole lentamente sale e accompagna, dalla nascita alla raccolta, quel futuro biondeggiare di cariossidi e steli.
Sulla strada incontriamo lepri e caprioli, attraversiamo cascine e risaie fino ad arrivare a Cavaglià. Il tempo di una colazione e di un timbro sulle credenziali all’infopoint del paese e ripartiamo.
Si comincia a respirare aria di bosco. Una deviazione di 400 m, segnalata su un cartello di legno, ci conduce su di un bellissimo punto panoramico. Molto simile a quello che si può godere dal Castello di Roppolo.
Passiamo davanti la Casa del Movimento Lento a Roppolo dove, in una rientranza nel muro, c’è il timbro per le credenziali.
Da Roppolo scendiamo fino al lago di Viverone e lasciamo il tracciato segnato del cammino. Dormiamo All’ Hotel Taverna Verde. Ci Godiamo degli scorci sul lago davvero unici.
I gestori dell’Hotel ci propongono di riaccompagnarci sul tracciato del cammino, noi decidiamo di svegliarci mattina presto e andare a piedi fino a Zimone dove intercettiamo nuovamente la segnaletica.
La nostra seconda tappa ci porta dal Lago di Viverone al Santuario di Graglia (35,00 km). Saliamo dal Lago al paesino di Zimone tra vigneti e vedute sullo specchio d’acqua.
Ci fermiamo al Monastero di Bose per una contemplazione mattutina e da questo punto in poi la pioggia ci accompagna fino alla fine della giornata.
Ci immergiamo completamente nei boschi di questi territori e attraversiamo tutto di un fiato foreste e paesini fino ad arrivare al Santuario di Graglia (812 m). Facciamo soltanto una sosta a Donato per mettere il timbro sulle credenziali al primo bar che incontriamo sul tracciato.
Passiamo la notte nel bellissimo Santuario di Graglia che accoglie i pellegrini in un modo caldo e profondo.
La terza e ultima tappa del nostro cammino ci conduce dal Santuario di Graglia al Santuario di Oropa (14,50 km).
Partiamo con calma il cielo è nuvoloso, ancora piove. A poche centinaia di km dal Santuario facciamo uno degli incontri più belli del cammino: una Salamandra.
L’elemento acqua ha avuto un ruolo importante in questo Cammino di Oropa…
Ruscelli di acqua riempiono i silenzi e il battito della pioggia inonda pozzanghere, rivoli e stagni. Mi ritrovo a percorrere il verso contrario delle acque, dalle arate pianure alle innevate montagne. E penso che per solidificazione anch’io sia acqua, così come tutta la materia che mi circonda. È bello sentirsi parte del tutto e come trama, legante, affinità o nesso quest’acqua che di vita, per come la conosciamo, mi abbraccia e circonda.
Facciamo una tappa a Sordevolo per mettere i timbri alle credenziali e tiriamo dritti. Tutti ci consigliano di percorrere la Variante della Tramvia, ben segnalata e di semplice percorrenza soprattutto nei periodi di forte pioggia.
Le montagne innevate sono sempre più vicine, saliamo nei boschi fino a raggiungere la strada asfaltata. Da questo punto, prestare attenzione alle macchine, manca soltanto 1,00 km.
Ed ecco che appare il famoso Santuario di Oropa e, finalmente, ne varchiamo le porte.
Le montagne sovrastano questo santuario e ne proteggono, dall’azione del tempo, i suoi ampi spazi e chiostri. Come un viandante, pellegrino è il mio arrivo in questo luogo di culto e di preghiera. Ma non è, forse, lo stesso atto di camminare un’invocazione ad un qualcosa di divino? Camminare è quindi una preghiera, un’ascesa spirituale, una meditazione, un tramite che lega la nostra energia a quella dell’universo o meglio, ci fa capire che è la stessa cosa…
All’interno del santuario ci concediamo lunghi momenti di pace, visitiamo la Madonna nera di Oropa, tutti i suoi chiostri e assistiamo alla messa delle 16:30, la messa dei pellegrini. Rimaniamo nel Santuario anche per la notte per poi ripartire l’indomani prendendo il bus che porta Biella.
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Per maggiori informazioni vi rimando direttamente al sito ufficiale: https://camminodioropa.it