Delta dell’Okavango
Fin dall’adolescenza uno dei miei più grandi sogni è esplorare il Delta dell’Okavango. Una terra selvaggia che scorre nel Botswana.
Il Delta dell’Okavango è il secondo delta più grande del pianeta. Il Fiume Okavango entra nel Deserto del Kalahari creando una pianura alluvionale unica al mondo.
Un susseguirsi di canali, lagune e isole tessono la maglia di un intricato labirinto di naturale e selvaggia bellezza.
Arriviamo nella cittadina di Maun, la porta di accesso al delta. Facciamo le ultime provviste per prepararci a questi giorni dispersi nella natura.
Ci spostiamo con i fuoristrada fino a raggiungere una serie di piccoli villaggi dove ci attendono le nostre guide con i Mekoro, le tipiche imbarcazioni che solcano queste acque.
I bambini ci circondano curiosi e carichiamo zaini e provviste sui Mekoro. Dopo un’ora e mezza di navigazione, tra canali, lagune e ippopotami arriviamo nel campo tendato.
Fluttuante il mio arrivo nel delta. Di papiro le cannucce che costruiscono strade nell’acqua. Lento il movimento, mi accompagna, su queste sponde. Ondulata la mia immagine nei riflessi. È difficile distogliere l’attenzione dalla natura nella quale sono immerso.
Il Tempo di sistemarci e facciamo il primo safari a piedi nell’ora del tramonto. Tornati nel campo accendiamo il fuoco e apro del buon vino per brindare al mio sogno, quello di essere nel Delta dell’Okavango. Tra balli e canti dal profondo di questa Africa.
Mi sveglio poco prima dell’alba salgo su un albero e, dall’altra parte del canale, intravedo un ippopotamo e un elefante. Mi volto e il sole comincia la sua levata.
Dopo una veloce colazione facciamo un altro safari a piedi, abbiamo la fortuna di vedere una iena a pochi metri da noi. Siamo quasi circondati da giraffe e zebre.
Il caldo si fa sentire, passo gran parte del giorno sotto l’ombra di un albero della pioggia.
Come in un primordiale ritorno. Quel desiderio di selvaggio che tanto sognavo, nel Delta dell’Okavango, può essere appagato. Senza barriere varco queste terre, cammino tra gli animali, nuoto nelle acque del delta, danzo intorno al fuoco e mi abbandono sotto il cielo stellato.
La sera divide i tramonti dalle albe, il tempo scorre lento quasi come l’acqua ferma del Delta dell’Okavango. Durante la notte vedo uno spettacolo di luna unico.
Di luna il tramonto che rischiara l’orizzonte. Un lume, di alba sembianza, dura per qualche secondo che ora lascia il posto al brillar delle stelle. Tutto m’appare così tacito, chiaro e notturno.
Dopo giorni disperso nel delta mi sveglio per mirare l’alba, prima di riprendere il Mekoro e tornare alla civiltà, la più bella di tutto il viaggio.
Scintillanti fasci di luci mi travolgono come onde, par che il sole abbia più energia. Radiante danza di calore che m’accompagna per qualche attimo. Mai pensavo di mirare un simile miraggio a prima luce mondo mostrare.
Con l’alba negli occhi ritorno dal sogno alla realtà, a trasportarmi un Mekoro…
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Per maggiori informazioni vi rimando direttamente a questo sito: https://www.africarivista.it/botswana-la-magia-del-delta-dellokavango/220607/