Etosha National Park
L’Etosha National Park è uno dei parchi più famosi di tutta l’Africa. Etosha significa “grande luogo bianco” il cuore di questo parco è formato dall’Etosha Pan, un deserto salino di un bianco accecante.
Abbiamo, davanti a noi, tre giorni si safari per esplorare ed avvistare il maggior numero di specie animali possibili.
Siamo alla ricerca dei Big Five, i grandi cinque della Savana: Leone, Elefante, Rinoceronte, Bufalo Africano e Leopardo. Il Bufalo Africano è l’unico animale, dei Big Five, non presente nel parco.
La mattina presto è il mio momento preferito, entriamo nel parco poco dopo l’alba dal Galton Gate e ci dirigiamo nelle varie Pozze d’Acqua “Waterholes” per avvistare la fauna.
Uno dei primi animali che possiamo mirare è proprio il re di queste terre, il leone. Un gruppo di tre giovani leoni che si riposano vicino ad una pozza d’acqua. Dall’altro lato del laghetto zebre, gnu e antilopi si abbeverano con una certa apprensione.
Regale il passo del leone che solca queste aride terre. Giovani le sparute criniere che segnano il passare dei giorni. Gentili le movenze di un’innata, felina, grazia. La stessa eleganza può mutarsi in un efferato istinto di sopravvivenza, di sangue. Occhi legati ad un selvaggio e istintivo mondo.
Gli animali che più abbiamo potuto contemplare, in tutta la loro grandezza, sono gli Elefanti. Ne abbiamo visti tantissimi in svariati luoghi del parco.
Gli elefanti, antichi custodi della savana, hanno qualcosa di trascendentale. Conoscono i segreti di queste terre, ne ricordano dove affiorano le acque. Commemorano i morti e tramandano virtute e conoscenza di generazione in generazione. Li contemplo da giorni, la loro saggezza mi affascina, incontri e avvistamenti che vibrano di bellezza.
Gli avvistamenti che abbiamo avuto la fortuna di fare, a parte il gruppo di leoni e gli elefanti, sono: giraffe, gnu, zebre, springbok, kudu, dik dik, orici, gatto selvatico afroasiatico, sciacalli, struzzi e tantissime specie di uccelli.
Mentre stiamo tornando al gate di uscita del parco, al calar della sera dell’ultimo giorno, abbiamo la fortuna di fare un incontro ravvicinato con una delle specie più rare che rischia l’estinzione, il rinoceronte nero. Un pachiderma dal temperamento aggressivo che per poco non carica una jeep davanti a noi.
Giorni di avvistamenti e pazienza hanno segnato le ore all’interno di questo parco. Il mirare alcuni degli animali che pensavi di poter guardare soltanto nei documentari genera un’emozione indescrivibile.
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Per maggiori informazioni vi rimando direttamente a questo sito: https://www.etoshanationalpark.org