Monte Camicia da Fonte Vetica
Nella dorsale più orientale del Massiccio del Gran Sasso sorge la quinta vetta più alta di questa catena montuosa, il Monte Camicia(2564 m). Raggiungiamo Campo Imperatore, lo attraversiamo fino a raggiungere il Ristoro Mucciante. Dal Ristoro Mucciante giriamo a sinistra fino a raggiungere Fonte Vetica (1632 m), parcheggiamo e siamo pronti per l’escursione.
Davanti a noi a farci da sfondo la meta del giorno, il Monte Camicia con la sua parete di roccia che si eleva verso il cielo. Il sentiero, ben segnato, attraversa due pezzi di bosco e comincia a salire. Quasi alla fine del tratto boschivo, sulla mia sinistra spuntano fuori due bellissimi cervi. Continuiamo la nostra ascesa, una diagonale attraversa le pendici del Monte Tramoggia (2350 m) e continua a salire fino a raggiungere la piccola croce in onore di Dario Bellincioni, Alberto Sanguinetti e Carlo Iannozzi che persero la vita su questo monte travolti da una bufera di neve.
La maestosa parete di roccia del Monte Camicia è sopra di noi e in poco tempo raggiungiamo le Balconate del Monte Camicia e il versante nord della Montagna. Questo lato si caratterizza perché le pareti di roccia che lo costituiscono cadono a picco per centinaia di metri. Definito l’Eiger dell’Appennino, meta per gli scalatori più esperti. Bellissimi i quattro pilastri che svettano sulla linea della cresta. Il sentiero passa sotto la linea di cresta fino ad arrivare alla Sella del Monte Camicia.
Il terreno sempre caratterizzato dalla presenza erbosa, comincia ad essere composto da solo roccia. La salita diventa un po’ più ripida e cominciamo a compiere l’ultimo tratto di itinerario che ci porta, dopo 3 ore e circa 1000 m di dislivello, sulla vetta di questo stupendo monte. È possibile mirare la piana di Campo Imperatore in tutta la sua bellezza. Il roccioso Monte Prena e in lontananza il Corno Grande.
Sotto di noi i pilastri rocciosi che costituiscono il versante nord del monte e seguendo la linea di cresta arriviamo fino al Monte Tramoggia con lo sguardo, vedendo dall’alto la strada per la discesa. Infatti, per scendere facciamo un altro itinerario, ripercorriamo il sentiero dell’andata fino ad un bivio ci teniamo a sinistra, in prossimità della piccola croce e lasciamo alle nostre spalle il Vallone del Vradda.
Il percorso di cresta è davvero stupendo, incontriamo anche qualche camoscio. Arriviamo sulla vetta del Monte Tramoggia dove ci fermiamo a mirare la bellezza del Monte Camicia da un’altra prospettiva. Scendiamo con passo abbastanza spedito e in poco tempo arriviamo alla Sella del Fonte Fredda (1994 m). Sulla nostra destra un sentiero continua a scendere fino a raggiungere nuovamente il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina, completando il percorso ad anello del Monte Camicia.
Questo trekking ha una difficoltà media, basta un po’ di allenamento per ammirare tutte le bellezze di questo lato del Massiccio del Gran Sasso.