Canalino o Direttissima del Monte Velino
Andiamo alla volta del terzo massiccio per altezza degli Appennini, il Monte Velino(2487 m), un luogo con un fascino particolare, un monte brullo e roccioso.
Decidiamo di percorrere il Canalino o direttissima per arrivare sulla vetta. Parcheggiamo la macchina nella parte alta del paesino di Massa D’Albe (900 m), dopo la chiesa svoltiamo a destra, dove c’è un parcheggio. Subito sulla sinistra di questo piazzale incomincia il sentiero interessato. È possibile proseguire con la macchina sul sentiero, fino a quando è possibile. Davanti a noi si ergono le possenti montagne di questa catena, il percorso sale fino a Fonte Canale (1200 m), l’unica fonte d’acqua di tutto il tragitto.
Mandrie di bovine si abbeverano in questo fontanile. Da Fonte Canale percorriamo le indicazioni dei percorsi 5 e 6. Raggiungiamo ampi prati e il tragitto svolta a sinistra, risaliamo su un boschetto di pini e in breve tempo ci ritroviamo all’imbocco del canalone. Qui ci sono i cartelli che indicano la strada per la vetta (sentiero 6) e la via per la Grotta di San Benedetto(Sentiero 4 e 5).
Proseguiamo per la vetta entrando all’interno del canalone, il sentiero piega sulla sinistra e comincia la nostra ascesa fino all’imbocco del Canalino. Il sole comincia a sorgere sulle rocce di queste montagne, lo scenario è davvero bellissimo. Nel canalino ci sono dei passaggi di roccia di II grado. Il paesaggio dietro di noi è stupendo, continuiamo a scalare la roccia fino ad uscire fuori dal canalino. Si intravede la croce della vetta, percorriamo l’ultimo tratto tra sali e scendi di roccia fino a raggiungere la cima del Monte Velino.
Dal Monte Velino i paesaggi spaziano dalle catene montuose del Lazio, i Monti Ernici, Cantarie Simbruini. Arrivano fino al Terminillo e tutto il Massiccio del Gran Sasso, continuando per il vicino Sirente, la Majellae i Monti Marsicani. Uno dei punti di vista degli Appennini più belli di sempre!
La roccia di questo imperioso monte apre gli occhi e la mente dell’escursionista, la stessa roccia che offre riparo agli avvoltoi, i Grifoni. Sopra questi monti volano alti e sorvegliano i loro anfratti da angolazioni di mondo che soltanto il vento può capire. Ed è proprio qui che l’immaginazione crea quelle prospettive di vita che altrimenti non posso concepire. Soltanto attraverso i sogni posso abbracciare la volontà di vedere con i miei occhi…
Seguiamo la linea di cresta del monte e scendiamo dalla parte opposta da dove siamo saliti. Al bivio per il Monte di Sevicesvoltiamo a destra e seguiamo tutto il crinale che separa il Monte Velino dal Monte Cafornia(2424 m), la prossima tappa della nostra escursione. Giunti sulla vetta del Monte Cafornia ci godiamo i suoi paesaggi e cominciamo la ripida e stancante discesa tra sassi e ghiaia che mette a dura prova le ginocchia, ma gli scenari sono stupendi. Arriviamo in prossimità delle selle erbose dove la pendenza si fa più dolce, passiamo in prossimità di un bosco di pini e finalmente torniamo a Fonte Canale e dalla fonte alla macchina.