Monte Vioz dal Rifugio Doss dei Cembri
Il Monte Vioz (3645 m). Siamo nelle Alpi Retiche meridionali nel Gruppo Ortles-Cevedale, lungo la linea che separa il Trentino Alto Adige dalla Lombardia. Percorriamo la Via Normale, che si sviluppa sul versante trentino della montagna.
Da Peio Fonti prendiamo due impianti di risalita, una Cabinovia e una seggiovia che ci portano fino al Rifugio Doss dei Cembri (2300 m). Percorriamo un breve tratto del Sentiero 138, fino ad intercettare il Sentiero 105 o Sentiero attrezzato del Vioz che percorre la lunga dorsale del monte. Gli scenari divengono subito rocciosi e i paesaggi si aprono.
Aggiriamo il Dente del Vioz (2905 m) e raggiungiamo il bivio che porta alla funivia di Pejo 3000. Continuiamo a salire tra rocce e pietre fino a raggiungere il Brick. Una serie di corde di metallo lungo la via, facilitano il superamento di alcuni tratti. Intercettiamo il filo di cresta e appare la croce posta sull’Anticima del Monte Vioz.
Arriviamo al Rifugio Mantova (3535 m), facciamo una breve pausa e torniamo sui nostri passi. La vetta è davvero vicina. La presenza della neve comincia ad essere persistente, rendendo quella roccia ancora più bella. L’ultimo tratto di cresta ci porta direttamente sull’Anticima del Monte Vioz e le nuvole ci circondano.
La cima del monte, velata dalle nubi. Anche se vicina appare ancor più lontana. Per un istante quasi inaccessibile, circondata da una sottile, effimera bellezza. Sembra che sia sospesa dal tempo e dalla terra, dalla vita terrestre e dalla rappresentazione della stessa. In questo scenario, lascio il mio sguardo al sogno e arrivo aleggiando sulla sommità della montagna.
Dalla cima del Monte Vioz le vedute spaziano in un susseguirsi di ghiacciai, montagne, laghi e valli. Siamo colpiti soprattutto da quel Lago di Careser che un giorno vogliamo nuotare, attraversandolo.
Le nubi tendono a coprirci e cominciamo la nostra discesa sullo stesso percorso della salita.