Mozambico e le sue coste
Entriamo in Mozambico, via terra, dal Sud Africa e la prima tappa è Punta Do Ouro, una località che si affaccia sull’Oceano Indiano.
Il mare ci accoglie in modo agitato, il frastuono delle onde che si frangono sulle rive ci accompagna per circa due giorni impedendoci di fare qualsiasi escursione in barca.
Il Mozambico m’appare calmo, rilassato. Sembra che il tempo scorra diversamente, dilatato nel decorso degli stessi momenti. Par che le giornate siano più lunghe, abbiano più ore. Daqui a nada…
Dalla sconfinata spiaggia di Ponte Do Ouro posso mirare la prima alba Mozambicana.
Un suono di Oceano Indiano ruggisce fendendo gli orizzonti. Le onde si spingono oltre la mia percezione delimitando nuovi confini tra mare e terra e, il sole rischiara quell’incessante abbraccio.
Ricchi pranzi e cene di pesce ci accompagnano in queste lente giornate e tanta, tantissima frutta colora le nostre merende. Ci fermiamo continuamente nei banchetti per strada per comprare Maracujà, banane, cocco e papaya.
Da Punta Do Ouro ci spostiamo nella capitale del Mozambico, Maputo. Facciamo tappa nel Maputo National Park per un safari.
Maputo è una metropoli colorata e vivace, visitiamo vari mercati della città e ci fermiamo a dormire sul lungomare della capitale che si affaccia sulla Baia de Machangulo.
Si riparte e continuiamo a viaggiare verso nord. Ci spetta la tappa più importante e attesa del viaggio, Inhambane.
Alloggiamo a Praia de Barra, una spiaggia con un’esposizione unica. Possiamo mirare sia il tramonto che l’alba da queste sponde.
Sento subito una particolare affinità con questo posto che emana tantissime vibrazioni positive.
La marea ha portato sulla spiaggia tantissime Caravelle Portoghesi, ci prepariamo per l’escursione in mare dell’indomani.
Bellissimo il colore dell’alba sulle spiagge di Inhambane, par che il sole salga per rischiarare ciò che l’acqua ha portato, a terra, dal mare. Alte e basse le maree che scandiscono le giornate e segnano il tempo di quei pescatori, che ora si ritirano dopo una nottata passata tra stelle e salsedine.
Aiutiamo i pescatori a tirare le funi delle barche mentre aspettiamo che ci vengano a prendere per la nostra esperienza oceanica. Se siamo fortunati avremo l’onore di vedere il mio animale marino preferito.
Appena preso il mare dei soffi si levano, il respiro delle balene. Delle Megattere che elegantemente nuotano sincrone danzando con le loro code.
Seguiamo a lungo i movimenti delle balene fino a spostarci per poter avvistare un altro dei grandi del mare, il pesce più grande del mondo. Ed ecco che la guida lo avvista e ci dice di tenerci pronti per tuffarci in acqua.
Ddà è, ddà è, lu vitti, lu vitti. Senza fiocina il mio cacciare nel mare, Maschera e boccaglio per nuotare in questo Oceano Indiano a rincorrere un’immagine tanto sognata. Mi volto e il guardo non può che estasiarsi, uno Squalo Balena naviga nella mia direzione. Un filo di emozioni, a pelo d’acqua, si tramutano in un vigoroso nuotare per affiancarmi a questa maculata bestia che scintilla dal profondo. Lo seguo fin quando il mio respiro non diventa affanno.
Dopo il meraviglioso incontro con lo Squalo Balena, uno dei più belli della mia vita, ne facciamo anche un altro con una Manta che aleggia nell’acqua.
Torniamo a riva con gli occhi che brillano di bellezza…
Lunghe passeggiate sulla spiaggia contornano le nostre giornate ad Inhambane fino all’imbrunire.
Il primo tramonto in un viaggio di albe, finalmente posso mirare il cadere del sole da queste levanti sponde. E nella sabbia che brilla il mio nudo passo vira da oriente ad occidente, fino ad arrivare sul calar della sera.
Prima di ripartire da Inhambane, che rimarrà sempre uno dei miei posti del cuore, ho il tempo di mirare un’ultima alba, anche se il tempo si annuvola molto.
Alba che ancor non ti vuoi mostrare, timido il sole in questo giorno di partenza. Di nuvole i fasci vengono mascherati e rischiarano altri mondi, che io da qui posso soltanto immaginare.
Quest’ oggi la nostra direzione sono le dune costiere di Chizavane, l’ultimo giorno in questo stato che tanto mi affascina.
Il Mozambico è stato un susseguirsi di coste dorate, solitarie camminate sulle spiagge, calde lingue di sabbia che dividono le acque, onde che si frangono rumorose, e soffi di balena. Raggianti e allegri colori dipingono le immagini tra albe e tramonti, ed un lento tempo a riempirne gli spazi. Che piacevole scoperta…
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Per maggiori informazioni vi rimando direttamente a questo sito: https://territori.africa/destinazioni/viaggi-mozambico/?_gl=1*lccild*_up*MQ..&gclid=Cj0KCQjw6oi4BhD1ARIsAL6pox3QcK2IF2it2PCGexQOTbPlEHtJcsDAMTD-i3wruwmeaP4kG72CC6IaAi8wEALw_wcB&gbraid=0AAAAAodf2HHOliKgsOAT2Ac81ANhMQU2k