Pizzo Deta e Monte del Passeggio da Prato di Campoli
Oggi vi proponiamo una bellissima escursione sulla catena montuosa dei Monti Ernici, a cavallo tra Lazio e Abruzzo. Questo itinerario raggiunge le due massime vette di questi monti: Monte del Passeggio(2064 m) e Pizzo Deta(2041).
Parcheggiamo la macchina a Prato di Campoli(1134 m), un bellissimo pianoro nella provincia di Frosinone. Il silenzio assoluto aleggia su questa pianura, sono le primissime ore del mattino e una mandria di cavalli gioca a correre su questi prati. Sulla sinistra in direzione nord, c’è il canale oggetto della nostra escursione. Attraversiamo la Costa dei Fiori e iniziamo la nostra ascesa.
Una salita abbastanza ripida che dapprima si può affrontare tenendosi sui margini del bosco, poi la copertura arborea termina e compiamo una traversata tra la vegetazione arbustiva (non piacevolissima), sempre tendendoci a destra, fino a raggiungere il costone del monte. Il paesaggio si affaccia sul bellissimo e affascinante Pizzo Deta, una scaglia di roccia che si eleva e rimane sospesa tra terra ed aria. Continuiamo l’ultimo tratto di salita fino ad arrivare sulla Sella di Monte Fragara. Il paesaggio si apre definitivamente, la salita più faticosa è terminata, e possiamo mirare tutta la bellezza di questi monti. Adesso attraverso un sentiero di cresta, arriviamo in breve tempo sulla massima elevazione dei Monti Ernici, il Monte del Passeggio.
Da questa cima, la vista si perde da est a ovest. Da una parte il gruppo dei Monti Volsci. Dall’altra, gli Appennini. Il Monte Vigliosembra quasi di poterlo accarezzare, continuando a spostarci con lo sguardo, vediamo il Monte Velino con il vicino Monte Sirente, tra questi due monti in lontananza si eleva il Corno Grande del Gran Sasso. Scendendo verso Sud possiamo notare la Majella e i Monti Marsicani. Nonché la nostra prossima meta del giorno, Pizzo Deta.
Durante il cammino per raggiungere questo monte, si può mirare la sua immensa e profonda bellezza. Da un lato, quello laziale, la montagna sale lentamente con i suoi profili erbosi. Dall’altro, quello abruzzese, scende bruscamente con le sue formazioni rocciose.
Risalendo la scaglia finale per raggiungere la sommità di Pizzo Deta, vedo diversamente i gruppi montuosi visti poco prima dal Monte del Passeggio. Dal lontano Corno Grande, passando da una montagna all’altra posso arrivare con la semplice vista fino al mare. E non soltanto con la vista in qualche modo l’ho fatto veramente. Saltando, fisicamente, da una cima all’altra mi ritrovo su Pizzo Deta con questa bellissima consapevolezza. Quanti paesaggi ancora posso scoprire, quanto ancora posso guardare lontano. Le linee dei confini si assottigliano fino a scomparire volando, sognante, tra gli Appennini e il Mar Tirreno.
Riscendo dallo stesso sentiero che mi ha portato fino a Pizzo Deta dal Monte del Passeggio, fino ad intercettare il primo bivio e pieghiamo verso sinistra per raggiungere il sottostante Rifugio Pino Ciuffarella, dove vengono tenuti tutti i libri di vetta di Pizzo Deta.
Continuiamo a riscendere entrando nella faggeta fino a raggiungere nuovamente la pianura di Prato di Campoli, ormai popolatasi di famiglie e risa di bambini.